SAGGIO STORICO

Il tema degli stranieri nell’antica Roma rispecchia i non pochi problemi di oggi e invita alla riflessione e alla discussione. Ospiti graditi o estranei indesiderati, gli stranieri hanno da sempre suscitato la curiosità degli indigeni per la loro “diversità”: di costumi, tradizioni, lingua, religione e persino modo di vestire. Ma la curiosità può tramutarsi in sospetto e ostilità o, al contrario, generare tolleranza e reciproco rispetto. Una lunga e difficile assimilazione che, con tutti i problemi della vita quotidiana, richiede magari diverse generazioni, ma può arricchire entrambe le parti, ammesso che ci sia la buona volontà. La Roma antica, come quella odierna, è una città cosmopolita: le sue stesse radici si fondano su basi multietniche, e l’Urbe ha continuato nei secoli ad attrarre a sé visitatori, nuovi abitanti, curiosi, migranti, invasori, avventurieri, prigionieri, ostaggi, schiavi, politici, intellettuali, artisti…

Titoli di alcuni capitoli del libro:

- I Galli a Roma da barbari a senatori;

- Ostaggi/"ospiti" a Roma; Gli stranieri nei trionfi;

- Ambasciatori dei Parti;

- Stranieri o concittadini? Gli Ebrei a Roma sino alla Constitutio Antoniana;

- I barbari tra noi;

- Studenti e docenti stranieri;

- Imperatori in visita a Roma.

Perché il tema dello straniero è attuale ora come duemila anni fa

Dati tecnici: pagine 352; dimensioni 24 x 17; peso 0,7 Kg.

E. 18